I sofisti

 I sofisti operano una rivoluzione umanistica nell'ambito della riflessione filosofica, la loro indagine si concentra sui problemi che riguardano l'uomo e la società. 

I sofisti possono essere considerati i primi insegnanti della storia a pagamento. Con loro l'esercizio del sapere diventa un mestiere, circostanza che tra l'alto consente a loro di acquisire una mentalità aperta e cosmopolita, rendendoli consapevoli delle varie culture esistenti. Il termine "sofista" nell'antichità significava letteralmente "sapientissimo"; oggi gli viene connotato un significato negativo: "sofisticato" (un cibo contraffatto, modi di fare non genuini) a causa delle avverse attribuzioni date dai filosofi a loro posteriori (ad esempio: Platone e Aristotele). I sofisti si muovono verso un uso libero e spregiudicato della ragione; tutto viene messo in discussione, al fine di raggiungere l'obiettivo principale: il sapere, inteso come unico fondamento della virtù.

Questa nuova virtù coincide con la capacità di vivere in società, che comporta una padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola, strumenti essenziali in quanto capaci di permetterci di esprimerci. I sofisti miravano ad insegnare un sapere che abbia un risvolto pratico e operativo, consapevoli che non esiste una verità assoluta, ma attraverso la discussione è possibile individuare verità condivise e convenienti alla società. 

PAROLE CHIAVEsofista ・ragione ・sapere ・virtù ・parola

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