I PITAGORICI
La grandezza di Mileto dura poco: nel 499 viene distrutta dai Persiani e i suoi abitanti uccisi o ridotti in schiavitù. In quest'epoca il centro culturale greco si sposta nell'Italia meridionale, dove emigrano molte personalità dall'Asia Minore, tra cui Pitagora.
Pitagora si stabilisce a Crotone, dove fonda la Fratellanza Pitagorica: un'associazione politico-religiosa di carattere aristocratico, quasi considerabile come una setta religiosa. I discepoli si differenziano in acusmatici, ai quali era imposto il silenzio e una rigida disciplina di comportamento, e matematici, i quali potevano fare domande ed esprimere opinioni personali.
Pitagorici celebrano il sorgere del Sole, Fëdor Bronnikov, 1869 |
Le dottrine fondamentali dei pitagorici erano due e rappresentavano l'arché:
LA DOTTRINA DELL'ANIMA
Ripresa dall'orfismo: gli orfici ritenevano che dopo la morte l'anima è destinata a reincarnarsi fino all'espiazione delle proprie colpe. È però possibile interrompere questo lungo ciclo di rinascite attraverso pratiche o riti di purificazione: i Pitagorici studiano gli strumenti per liberarsi dai comportamenti negativi e individuano l'ascesi (implica l'obbedienza a principio molto severi), ma soprattutto l'esercizio della filosofia.
LA DOTTRINA DEL NUMERO
Secondo i pitagorici è grazie al numero che possiamo cogliere la realtà profonda del cosmo, fatta di proporzione quantitativa tra gli elementi. Per i greci il numero non era qualcosa di astratto, ma aveva caratteristiche fisiche e geometriche. Poiché i numeri si dividono in pari e dispari, anche le cose hanno una natura duplice e opposta, a cui consegue una una concezione dualistica dell'universo:
・dispari: entità limitata, simbolo della perfezione e dell'equilibrio, perché solo ciò che è limitato permette la misurazione
・pari: entità illimitata, simbolo di imperfezione e disordine.
PAROLE CHIAVE ・fratellanza pitagorica ・acusmatici ・matematici ・orfismo ・purificazione ・anima ・numero
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