I FILOSOFI IONICI

  QUAL è L'ORIGINE DELL'UNIVERSO?

COME SI SPIEGA LA VITA SULLA TERRA?

PERCHè LE COSE SONO COME SONO E ACCADONO COME ACCADONO? 

Sono le domande che, affascinati dallo spettacolo dei fenomeni naturali, si pongono i primi filosofi, cercando risposte razionali. La prima riflessione filosofica si sviluppa nella Ionia intorno al VII-VI secolo a.C., grazie al clima di libertà intellettuale dovuto ad una prospera politica d'espansione. Gli esponenti di questo nuovo stile di pensiero sono Talete, Anassimandro e Anassimene, tutti e tre della scuola di Mileto. La loro formazione comprende alcune conoscenze di carattere tecnico-scientifico provenienti da sapienti della Babilonia. Gli ionici si dedicano alla ricerca di un principio fisico come origine e sostanza delle cose (l'arché), sostenendo che tutto proviene da un elemento primario. 


Talete ritiene che il principio primario fosse l'acqua, sulla base dell'osservazione 
che mostrano come ogni cosa vivente sia intrisa di questa cosa, probabilmente l'esperienza originaria a cui fa riferimento è il parto. Sosteneva infatti l'esistenza di un unico e grande oceano da cui successivamente si sviluppò la vita. La prospettiva di Talete si differenzia dagli altri miti fondativi riguardanti l'acqua in quanto utilizza solo argomentazioni razionali. 




Anassimandro individua la sostanza primordiale in un principio indeterminato detto ápeiron (senza confini). Egli ritiene che si tratti di un processo di separazione e differenziazione governato da una legge necessaria (Dike=la Giustizia). Un movimento rotatorio permette tale separazione, per il quale tutti i contrari si sviluppano: si generano infiniti mondi destinati a dissolversi e ricomporsi, secondo un ciclo che ha una durata eterna.




Anassimene identifica il principio primo con l'aria (o il respiro), paragonando la vita dell'universo alla vita dell'uomo. Egli spiega la trasformazione e generazione delle cose attraverso i processi di condensazione e rarefazione: ritiene infatti
che quando l'aria viene a rarefarsi diventa fuoco, mentre quando si condensa diventa progressivamente vento, nuvola, acqua, terra e pietra.

PAROLE CHIAVE archè acqua ápeiron aria


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