La fisica, Dio e l’anima
Aristotele considerava lo studio del mondo fisico parte delle scienze teoretiche insieme alla matematica e alla filosofia prima. La fisica aristotelica è qualitativa e finalistica, negando il valore della matematica applicata alla natura. La dottrina aristotelica ha avuto implicazioni teologiche e morali nel Medioevo, ma è stata scalzata dall'influenza scientifica moderna a partire da Galileo Galilei. Il filosofo di Stagira , Giusto di Gand Aristotele sosteneva che la fisica si occupa delle sostanze che mutano e si trasformano , ed è quindi una teoria del movimento. Egli spiegava il divenire attraverso le nozioni di " atto " e " potenza ", dove ogni sostanza possiede delle qualità potenziali che possono realizzarsi attraverso un processo di trasformazione . Ogni trasformazione richiede particolari condizioni e determinate cause. Aristotele sosteneva che ogni sostanza ha un fine intrinseco, ovvero il un fine che è insito nella sua natura, e che il suo sviluppo